Se è vero che un uomo può credere solo in quel che vede, può credere solo in quel che conosce, può piangere solo la sua debolezza, allora io ci credo.Se è vero che un uomo perso nel tempo, non può trovare la strada verso la luce, allora io ci credo.
Se è vero che l'attesa rende fredda l'aria che respiro, allora io ci credo.
Se è vero che la consapevolezza della mia inutilità, rende la mia mente instabile, allora io ci credo.
Se è vero che tu non puoi aiutarmi, se è vero che le mie parole ti infastidiscono, allora io ci credo.
Se il dolore che porto con me, come un marchio distintivo, tiene lontana la gente, allora io ci credo.
Se è vero che da tempo non prego nessun dio, questa è la mia preghiera.
Io credo nella solitudine.
Madre di ogni dolore.
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20 commenti:
Come preghiera è molto bella, ma personalmente non ritengo vera la maggior parte delle cose che ritieni vere tu! ;-) Bisognerebbe discuterne socraticamente per giungere a qualche verità più stabile.
Per es., se un uomo può credere solo in quel che vede e conosce, a quest'ora saremmo ancora fermi all'età della pietra...
Se è vero che un uomo di fronte alla sua debolezza può solo piangere, oltre a essere ancora vestiti di pelli mangiando carne cruda piangeremmo continuamente ripiegati su noi stessi.
La strada verso la luce non è introvabile. E' vero che il dolore rischia di allontanare e infastidire molte persone, ma non tutte.
Queste cose secondo me sono vere solo se assolutizzi il tuo presente (coerentemente, in effetti, con quanto hai scritto ieri) e la tua condizione, come fossero eterni.
Leggendoti, mi è venuto in mente, per contrasto, il Cantico delle creature di S.Francesco. Ciao :-)
Ti leggo e ti rileggo...e.... Sono disorientata perchè spero, veramente, che non sia l'assenza di una donna (che non c'è più) a farti stare così...spero.
La gente è il più grande spettacolo del mondo. E non si paga il biglietto (Bukoswki)
Non so che dire...
Opto per il silenzio...
Questo dolore che implode...è assordante...
Ilaria.
Hai ragione, dovremmo discuterne, analizzando contenuti e contradizioni. Apprezzare una cosa che non si ritiene vera, è capacità di poche persone.
Grazie per le tue costanti parole.
Ciao
Simona.
Non è la sua assenza, lei ora sta meglio. Sono io, con o senza di lei, ad essere quel che sono.
Ciao.
Urbanrat.
Benvenuta nel mio circo, pagliacci, mostri e folli ti augurano buon divertimento. Bukoswki è già passato e ha lasciato una piuma di un non meglio specificato Passero Rosso.
Ciao.
Ciao SussurroDiFata, grazie.
...io credo a quello che vedo...che tocco...che conosco...che vivo...che respiro...ma anche a ciò che sento e che mi fa vibrare anche se non conosco... credo che non sarò mai diversa da quella che sono...i miei rami fioriscono perchè le mie radici sono ben salde nella terra, nella mia terra... ma resterò un albero solo comunque...tra tanti alberi come me...
l'anonima ha un nome...valentina :)
Ciao Valentina (Anonimo).
Un albero in mezzo ad altri alberi non è comlpetamente solo. Sentirsi soli non è come essere soli.
Hai toccato un punto importante, io non ho radici, non ho una terra mia. Tu, invece, sembri proprio ben ancorata alla tua terra e questo ti permetterà di regalare ancora molti fiori.
...foglie...foglie... :)
La luce non insiste
sulle crepe del cortile
in una casa senza fondamenta
è la terra ad essere salda.
...l'ho scritta tempo fa...lo penso anche oggi... per questo cerco radici... perchè non ne ho... per questo sto in mezzo ad altri alberi... perchè le fronde mi sfiorino...
Non possiamo illuderci sulla nostra solitudine... è una condizione che tentiamo di combattere per tutta la nostra vita (con l'amore, il sesso, gli amici...) ma che non abbatteremo mai.
Forse è anche un bene...
Ma sentirsi estranei fra gli altri è duro.
E' duro quando realizzi che, per quanto ci provi... C'è sempre un scarto incolmabile fra te e gli altri.
Tanti la superano col la fede, l'alcol, la droga... Ognuno trova un modo per non soccombere.
Eppure... vorrei anche che non si perdesse mai la voglia, la curiosità di sapere come andrà a finire.. è quella che ti porta ad andare avanti.
Inerzia, illusione... Chiamiamola come vogliamo. Ma è una cosa che ti porta a vedere, anche per un solo secondo, le cose diversamente. A non vedere solo ostacoli.
Non è poco e non è facile.
Ma non è tutto una montagna da superare.
Forse certe paure continuano a rimanere dentro e rimani col timore di capire i segnali che prima non volevi vedere per troppa fiducia, ingenuità, cecità, per comodo...
Noi stessi e la vita che ci sta attorno sappiamo bene come mettere i bastoni fra le ruote.
Il dolore può allontanare... ma forse è anche la capacità di vedere oltre quel momento di paura che non ferma tutto a un presente a sè stante.
Coi propri tempi, col proprio lavoro interiore...
Ma qualcuno non lasciava aperta la strada dicendo: "Il futuro è un'ipotesi"?
Cinzia
(ilraggiodombra.splinder.it)
Anonimo.
Vada per le foglie.
Non avere radici è pericoloso, io ne so qualcosa.
Cinzia.
Grazie per il tuo commento, portando un pezzo del tuo blog qui da me, mi hai fatto un bel regalo.
L'ipotesi va verificata, la paura è che resti tale.
pardon...l'anonimo porta sempre il mio nome...a volte mi "sfugge"... ;)
Valentina
Anche io credo nella solitudine. Ne ho bisogno spesso. Ma non credo che generi solo dolore.
Milena75.
Se è l'unica cosa che hai è molto dolorosa. Ma è vero, non è solo dolore.
Ciao.
IO so che la solitudine è importante.
Istiga i sensi, lucida gli occhi, rende elastici i pensieri, amplifica i desideri.
So anche che la solitudine fa male.
So che la solitudine è un male necessario.
lightofyoureyes.
Se è veramente un male necessario, spero serva a qualcosa.
Grazie per le tue parole.
Ciao.
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