martedì 14 agosto 2007

Seguirlo?

Dove trovare la forza per farsi deboli e seguirlo? Ho smesso di chiedermelo molto tempo fa.
La strada da Lui indicata sembra essere diventata un sentiero poco battuto. Ho sempre avuto seri problemi nel comprendere le cose degli uomini, ma non sono mai riuscito ad accettare "l'interpretazione". Il Vangelo secondo Matteo, preso alla lettera, lascia senza parole mettendoci di fronte alle nostre incerte convinzioni.

"Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me; chi non prende la sua croce e non mi segue, non è degno di me. Chi avrà trovato la sua vita, la perderà: e chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà." Matteo 10,37-39

Davvero il Nazzareno parlava con l'intento di dover essere poi in seguito interpretato? Interpretato da chi? In quale momento della storia?
Arrivato a questo punto del mio cammino, ormai troppo lontano da quel sentiero, pago le conseguenze di aver preso alla lettera quelle parole e di non essere riuscito nemmeno lontanamente a metterle in pratica. O bianco o nero, nessun compromesso, niente gradazioni di grigio (andare alla Messa la domenica mattina per poi abbuffarsi in un ipercalorico pranzo con pastine per dessert). Non ci sono riuscito.
Oggi, aspetto di incontrare, in pieno inverno, un uomo vestito solo con un lenzuolo che camminando sulla neve, a piedi scalzi, mi chieda di seguirlo.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

In questo, forse, rischieresti davvero di perderti (o di ritrovarti).

undercoverman ha detto...

Ritrovarmi sarebbe bellissimo.

Anonimo ha detto...

Ma tu ci sei.... solo che non ti vedi adesso. Passerà.

undercoverman ha detto...

Stento a crederci.