domenica 21 ottobre 2007

Idiozie

Vorrei saltare su di un carro ferroviario in corsa. Un carro bestiame vuoto e puzzolente, con la paglia impregnata da liquami e rifiuti animali. Un carro senza porta, con le pareti in legno. Vorrei sedermi in un angolo e viaggiare tutta la notte. Una notte senza fine, una notte eterna. Nessuna stella in cielo, solo un satellite rotondo e giallo. L’aria fredda e veloce a straziarmi il viso e le assi di legno a piagare il mio corpo. Un viaggio gelido, solitario e bagnato. Bagnato da una pioggia incessante, da una pioggia che filtrando dal soffitto, non mi lasci tregua, bagnando ogni centimetro del mio corpo, impregnando tutto quello che ho addosso, rendendolo pesante, freddo e puzzolente. Nessuna fermata, nessuna stazione, nessuna città da attraversare, solo due binari infiniti e persi nel buio. Vorrei ascoltare il rumore del ferro che scorre sul ferro, più forte del rumore dei miei denti tremanti, più forte del rumore del sangue che cade a terra dalla mia bocca. Vorrei urlare a questa notte, vorrei urlare in questo viaggio, vorrei alzarmi in piedi ed avvicinarmi al bordo del carro, guardare fuori, guardare il nulla attraversato da questo treno. Vorrei guardare quella palla gialla, che sorride di me, disgustata dal mio fetore di uomo bagnato e freddo, e con un filo di voce “mandarla, anch’io, a fare in culo”.
Con un sorriso disgustoso sul volto, penso a quante volte quell’inutile ammasso di rocce, orbitante attorno al nostro pianeta blu, abbia dovuto ascoltare idiozie come queste.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Se ha tuttora tanta pazienza lei - e resiste da millenni - possiamo ben averla anche noi... ;-)
Anch'io mi rivolgo al pur sempre poetico satellite quando ho il cuore oppresso :-)

Anonimo ha detto...

ciao under
fortuna che c'è una rete di pentagrammi a tenermi su...!
lasciali stare i treni, a volte portano troppo lontano...
un saluto anche a te...

Anonimo ha detto...

Ma niente niente ci sei poi andato a vedere "Io non sono qui"? Eh?

undercoverman ha detto...

Ilaria hai ragione, è piuttosto grande quella sfera da sopportare ogni nostra debolezza. Non capisco, però, se il suo essere poetica è qualcosa di assoluto o di associato. E' pur sempre un oggetto che brilla di luce riflessa.
Anche queste parole, sono semplici idiozie.
Ciao.

undercoverman ha detto...

Turbobradipa, le note salvano le anime, ma non le privano del loro dolore. Lontano ci andrei volentieri, ma sempre le stesse cose porterei con me, non c'è via di fuga.
Almeno non per me.
Ciao.

undercoverman ha detto...

No rat, ti chiedo scusa, ma non ci sono riuscito. Senza scuse noleggerò il DVD appena possibile, promesso.

Anonimo ha detto...

Che sia poetica in sé o meno, per noi lo è. Il fatto che brilli di luce riflessa ce la può far sentire ancora più vicina. Quanto alle idiozie, se aspettassimo la parola *perfetta* moriremmo muti. E lo stesso vale per la gioia. Secondo me! Un abbraccio (anche se non lo puoi sentire) :-)

undercoverman ha detto...

Quindi, Ilaria, aspettando la gioia perfetta morirò triste. Ma anche una gioia imperfetta è difficile da rintracciare.
Non mi resta che ringraziarti per il tuo abbraccio, che in qualche modo sono riuscito a sentire.
Buona notte.

Anonimo ha detto...

Oppure, l'alternativa è imparare a trovare gioia anche nella nostra vita triste. Sarà poca cosa, sarà imperfetta... ma c'è.
"La perfezione è sterile: non può avere figli". Lo ha scritto Sylvia Plath e mi trovo d'accordo.
Ma so che probabilmente non sarai d'accordo con me, né pretendo che ciò che vale per me valga anche per te. Scusa se forse a volte do quest'impressione o se ti danno fastidio i miei commenti!

undercoverman ha detto...

Ilaria, in nessun modo e mai, un tuo commento mi ha, anche solo lontanamente, dato fastidio. Ogni tuo commento l'ho sempre letto con piacere.
La perfezione è così lontana da tutto quello che mi circonda, che non ci penso praticamente mai.
Non so se la perfezione possa essere considerata sterile, quello che so è che il caos genera caos, mentre l'ordine non può generare l'ordine, di mezzo c'è l'entropia dell'universo, quindi se la perfezione la consideriamo parente dell'ordine allora anch'essa non può generare se stessa. Ora se tu potessi spiegarmi quello che ho scritto te ne sarei grato.
Ciao, a presto.