martedì 18 dicembre 2007

La mia pianta

Ho tolto la mia pianta dal poggiolo, l’ho messa in una formina per budino e l’ho sistemata fuori dalla porta d’ingresso.
Nell’angolo della porta, vicino al tappeto blu e nero, sembra un piccolo ciuffo verde privo di significato.
Ogni sera, quando rientro la trovo li, con la sua fierezza ed indifferenza e sorrido.
Sorrido ad una pianta; comincio a pensare a me stesso come ad un povero uomo.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Macché povero uomo! Secondo me è bellissimo sorridere a una pianta :-) E' qualcosa di vivo che ti rende vivo... Mi hai fatto venire in mente il Piccolo Principe e la sua rosa.

Anonimo ha detto...

....io penserei a te come ad un uomo, in grado di sorridere ad un essere piccolo e completamente dipendente da te....

Anonimo ha detto...

Sei un uomo, e secondo me un grande uomo perché riesci ancora a cogliere le sfumature delle cose e di tutto quello che ci circonda. Lo leggo fra le tue righe. Ti auguro un sereno Natale, dentro te stesso prima di tutto, come io proverò a viverlo dentro di me prima che fuori.

undercoverman ha detto...

Ilaria, quando le do da bere, mi viene in mente "Leon" con l'innaffiatoio e il suo bicchiere di latte.

undercoverman ha detto...

Ciao Wilbury, non è difficile sorriderle, un pò buffa lo è.

undercoverman ha detto...

Yaila, mi piace pensare a me come ad un piccolo uomo. Ti rignrazio per il tuo augurio, Natale dentro me stesso sarà molto complicato, ma cercherò di trascorrerlo nel migliore dei modi. Auguro anche a te di riuscire trascorrerlo tenendoti compagnia.