giovedì 26 luglio 2007

Stranger in a strange land

Nulla mi appartiene. I miei passi per le strade del passato non hanno lasciato tracce. La memoria ha registrato immagini apparentemente prive di emozioni. Spostamenti continui, i primi non voluti, gli ultimi quasi bramati, hanno plasmato un essere umano, portandolo a perdere la propria identità. La volontà di raggiungere lo stato di "bastante a se stesso" si scontra con l'ancestrale bisogno umano di condividere qualcosa con qualcuno. Percorso ricco di imprevisti e traboccante di errori madornali. Oggi, cerco di capire inseguendo la risposta, ogni sera consapevole di aver perso un altro giorno. Il lavoro aiuta a stancarmi, la stanchezza aiuta al non pensare e il non pensare anestetizza i sensi. Sono infelice? Non lo so.

Nel pieno di una salita ripida, mentre ansimo come un canarino asfissiato, vedo un cartellone: "Attenzione. Brillamento mine." Malgrado tutto, fatico a crederci. Chi mai può accanirsi così su di me?
Michel Houellebecq - "Estensione del dominio della lotta" - Tascabili Bompiani.

Leggere i miei simili forse non mi aiuta, ma mi consola.

La lunga attesa, fino al momento in cui chiuderò l'ultima porta, mi lascia un senso di incompiuto. Provo quasi vergogna nel non essere in grado di utilizzare la mia esistenza in un qualche modo costruttivo, tanto da restare nascosto, in disparte, cercando di non dar fastidio. Mancanza di "serotonina", mi grida una delle voci incontrate lungo la strada, mi volto cerco di inquadrare quella voce, mancanza di cosa? Serato-che?, non la vedo, non la voglio vedere, del resto come posso riuscire a vedere una voce? Proseguo. Serotonina. Vuoi vedere che non è colpa mia, sono un insieme incompleto di reazioni biochimiche. Posso non vergognarmi, quello che provo non viene filtrato da farmaci o droghe, quello che sono non è nient'altro che una dolorosa conseguenza di alcune reazioni mal riuscite.
Ora si che sono tranquillo.
Posso andare.

5 commenti:

ilaron ha detto...

Non so se sei tranquillo ma sicuramente puoi andare dovunque tu voglia perché sei un Essere Libero come il Vento.
"... tutto é già Perfetto!"
Ora, adesso, così.

Non c'é Boa se non c'é Naufrago (a proposito: grazie del bellissimo complimento) ed entrambi sono dentro al Grande Mare del Tutto.

Chi leggesse i nostri due blog potrebbe pensare che siamo agli antipodi del web, della filosofia, della Vita...
Ma non è così. Tuttaltro.
Il Simile attira il Simile.
La tua Boa

Anonimo ha detto...

ehi ciao..come stai oggi?!ti volevo dire due cose
1)non fa niente se non ti riesce di parlare con me o con la gente in generale..ti capisco bene..anche io sono così.
2)non sono d'accordo con te quando dici che siamo solo una dolorosa combinazione di reazioni chimiche uscite male..io credo infatti che, nonostante la "natura" ci metta del suo per farci dannare, tuttavia come arma per difenderci da lei e per riuscire a vivere (e non sopravvivere), ci dia lei stessa intelligenza, furbizia e voglia di riscatto..credo che quando hai toccato il fondo più fondo e più buio,quasi automaticamente nasca, cresca ed esploda in te una fortissima PULSIONE che ti fa risalire, ti fa fare il giro di boa..insomma..almeno ci spero.
Spero di non aver detto cose assurde..buona notte..
P.S. cos’ è la SEROTONINA?!!
Sil

undercoverman ha detto...

Ciao anonimo (Sil), non sono la persona più indicata per spiegarti cos'è la serotonina, ma se vuoi saperne di più, puoi cominciare con il link che riporto quì sotto:

http://it.wikipedia.org/wiki/Serotonina

Ti trovo positivo/a questa sera. Le tue parole suggeriscono la certezza di poter uscire dal buio dell'apparente insensatezza del vivere. Non sei malato/a. Sei salvo/a.
Buona notte.

Anonimo ha detto...

Ciao..secondo me, anche tu puoi essere salvo. Ti dico una cosa: per me fino al 23 luglio non c'era niente che mi "appartenesse", niente che sentivo mio. No amici, no interessi, una vita piattissima. Poi il 23/7 ho iniziato lo stage estivo in un agenzia di viaggio del mio paese. Un' emerita cavolata come lavoro, nessuna respansabilità, niente di significativo, però non so come (in balia di un 50enne molto "tipo" e una ragazza simpatica e disponibile) mi sono sentita diversa. Ogni gorno alle 12.00 mi dispiace lasciare il lavoro e alla sera non vedo l' ora che arrivi la mattina per ritornare in agenzia. Tutto questo giro di parole (sono logorroica) per dirti che anche la sciocchezza più sciocchezza ti può aiutare. Io lo so già che, derminate le 4 settimane di stage, non avrò più niente a cui aggrapparmi per salvarmi dalla mia malattia 8come l' hai definita tu), ma almeno per un po' mi cullo in questa piaccola soddisfazione (NON FELICITA'). Prova anche tu a trovare una cavolata, un programma in tv, un paesaggio,una risata che ti aiuti ad anestetizzare per un pò il male che ti affligge. E' solo un consiglio. Ciao
Sil

marina ha detto...

Sono tornata molto indietro a leggerti, e ho provato insieme un senso di "sorellanza". Scusa, ma sono una donna ;-)

piano piano ti leggerò tutto
intanto un abbraccio all'anonima logorroica
e ciaomarina