La doccia non riesce mai a lavare la stanchezza, ma mi rende libero, al sabato sera mi rende libero. Ricordo di aver notato da giorni che l’elettrodomestico freddo è completamente vuoto, così come altri luoghi idonei a custodire alimenti in casa, per questo motivo mi reco in un grande rivenditore multicapiente e quasi onnipotente. Compro poche cose e ne dimentico una, forse la più importante. Non fa niente, l’etilico al doppio malto è comunque qui affianco a me. Preparo del cibo e scelgo un vecchio DVD “Groundhog Day”, lo ascolto in lingua originale, così non riuscirò a ricordare le battute e potrò riguardarlo altre volte, come faccio con tutti gli altri.
Scrivo inutili parole con l’ausilio della tastiera, bevendo il malto alcolico. Anche oggi sono sopravvissuto. Domani non santificherò la festa guadagnandomi così un’altra porzione di fiamma eterna. La mente piena di volti che non ricordo e di volti che non ho mai visto, non lascia traccia di profili familiari o noti. L’etilico si fa sentire e lo ringrazio, so che grazie alla stanchezza mi regalerà sogni di tomba. Molte cose vorrei dirti, si a te che leggi, vorrei dirti quello che non ho mai detto. Penso a come intitolare questo mio scrivere e non posso che pensare al suo essere inutile. Che cos’è? E’ un diario o un delirio? Forse è solo uno stupido modo per rappresentare la mia esistenza.
4 commenti:
Be', bisogna pur ammettere che da un certo punto di vista ogni esistenza è inutile e da un altro punto di vista ogni esistenza è indispensabile. E' come in un gioco di riflettenti... ;-)
Bevo anch'io abbastanza birra, anche se non per disperazione.
Ma dico: lavori 12 ore e mezzo? Lo credo che a mensa state muti!
Ciao :-)
Ilaria.
Solo undici ore e mezzo, un'ora ci serve per mangiare.
Ciao.
Ah, be', allora cambia tutto! ;-)))
Eggià!?!
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